Cannabis, Cappato distribuisce semi ma lo blocca la Digos

0
916

Gli agenti della Digos di Milano hanno sequestrato due bustine con un seme di cannabis ciascuna al radicale Marco Cappato che questa mattina si è presentato davanti al Pirellone, con altri militanti, per un presidio a favore della legalizzazione della cannabis. La protesta è in primo luogo contro Regione Lombardia per “la violazione della legge che impone che vengano discusse le nostre proposte di iniziativa popolare per la regolamentazione della cannabis terapeutica  – ha spiegato l’esponente radicale – e per istituire il registro del testamento biologico”.  “Ogni giorno la sua pena. E il suo verbale Digos. Oggi per incitazione a delinquere su cannabis. Più sequestro semi & materiale”, ha scritto Cappato su Twitter. Cappato è stato anche segnalato all’autorità giudiziaria per istigazione al consumo e alla produzione di sostanze stupefacenti.  La protesta di Cappato non è solo contro la Regione, ma soprattutto contro il Parlamento italiano “che non si assume la responsabilità di decidere” sulla legalizzazione del consumo e della coltivazione della marijuana, nonostante sia stata depositata una proposta di legge sottoscritta da oltre 60.000 cittadini e depositata lo scorso novembre. Per questo, dalla scorsa settimana, ha iniziato a inviare semi di cannabis attraverso il suo sito a chi ne fa richiesta, “con un invito a delinquere, compiendo un gesto di disobbedienza civile”.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.