Il Pd della Lombardia attacca il governatore Roberto Maroni che oggi ha firmato il decreto per indire il referendum per chiedere maggiore autonomia a Roma. “Quello che ha indetto Maroni – afferma il capogruppo al Pirellone Enrico Brambilla – è per ora un costoso referendum consultivo sul nulla, perché nessuno sa ancora su quali materie il governatore intenda chiedere maggiore autonomia. Così ai lombardi si chiede un voto alla cieca”. “Maroni – prosegue – parla solo di soldi, di fantomatici miliardi di euro che ogni giorno peraltro aumentano, nonostante il referendum non parli di risorse ma solo di competenze”. “La novità – conclude Brambilla – è però che Maroni ha annunciato di voler fare l’election day con Politiche e Regionali. Ciò significa che intende dimettersi a breve, entro la pausa estiva, se vuole avere chances concrete di ottenere l’abbinamento tra il voto regionale e quello per le Politiche. Cosa che, se il suo avvocato continua così, gli permetterebbe di votare prima della fine del suo processo. In tutto questo si vede bene che gli interessi dei cittadini non sono la priorità”.