Uber, via libera dal Tribunale di Roma

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Uber potrà continuare ad operare in Italia mediante il servizio UberBlack. E’ Uber a renderlo noto illustrando la sentenza del Tribunale di Roma destinata a riaprire lo scontro con i tassisti. “Siamo davvero felici di poter annunciare a tutte le persone e agli oltre mille autisti partner di Uber che potranno continuare ad utilizzare la nostra applicazione in Italia. Ora più che mai è forte l’esigenza di aggiornare la normativa datata ancora in vigore, così da consentire alle nuove tecnologie di migliorare la vita dei cittadini e la mobilità delle città” commenta Uber. Tutto era iniziato il 7 aprile scorso. La sentenza del Tribunale di Roma era stata dura: 10 giorni di tempo e il servizio UberBlack doveva essere sospeso. Pena una multa da 10mila euro al giorno. L’accusa era chiara: concorrenza sleale nei confronti dei taxi, che intanto esultavano parlando di «una nuova schiacciante vittoria su Uber». Una doccia gelata che arriva a distanza di circa due anni da quel 26 maggio 2015, data in cui il Tribunale di Milano sospese il servizio UberPop. Due sentenze, quella di allora e quella del 7 aprile, che hanno messo a dura prova il business italiano della multinazionale con sede a San Francisco. Sono ventuno le pagine dell’ordinanza con cui ieri la IX Sezione Civile del Tribunale di Roma accoglie il ricorso presentato da Uber, e ribalta la decisione del 7 aprile scorso.

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