Al via a Milano il corteo per l’accoglienza dei migranti. In testa il sindaco Beppe Sala, Emma Bonino e Massimo D’Alema. La manifestazione è partita intormo alle 14.30 con decine di carri, striscioni, gruppi multietnici che procedono a suon di danze e canzoni. Ad aprire il corteo anche Barbara Pollastrini e l’assessore comunale ai Servizi Sociali Pierfrancesco Majorino, tra i promotori principali dell’iniziativa insieme a un vasto cartello di associazioni della società civile e del mondo del volontariato e dell’accoglienza. In piazza anche i centri sociali; dal Cantiere ad altre realtà militanti della sinistra radicale. La manifestazione, partita da aporta a Venezia, si concluderà in piazza del Cannone con musica e interventi dal palco.
Dopo l’aggressione in Centrale a un poliziotto e due militari, mentre sono in corso le indagini sul giovane italo tunisino Tommaso Hosni e il suo percorso di radicalizzazione, il sindaco ieri ha confermato la sua linea. Sala ha scritto su Facebook: “Con Prefetto e Questore mi sono recato agli ospedali Sacco e Fatebenefratelli per visitare il militare e l’agente feriti in stazione Centrale. Ho espresso vicinanza e riconoscenza a chi, soprattutto in questi momenti, fa un lavoro prezioso e molto difficile. Ma analizziamo con lucidità cosa è successo. Il criminale che ha accoltellato gli uomini delle forze dell’ordine è figlio di madre italiana e di padre nordafricano ed è italiano a tutti gli effetti. Ciononostante a qualcuno fa comodo buttare questo atto criminoso sul conto dei migranti. Sono certamente consapevole del fatto che la sicurezza è un elemento fondamentale nella vita di una città metropolitana come la nostra. Su questo non arretreremo mai di un solo passo e ringrazio le forze dell’ordine per l’enorme lavoro che stanno facendo. Resto comunque convinto che l’accoglienza sia un dovere della nostra città e di chiunque possa alleviare le sofferenze di chi è in difficoltà serie e chiede aiuto. Per questo confermo che domani (oggi, n.d.r.) guiderò la marcia “Insieme senza muri”, per una Milano sicura e accogliente. Invito tutti a una presenza pacifica che aiuti la riflessione su una tematica così rilevante. Infine, vedo alcuni che chiedono l’annullamento della marcia e ripenso a quanti erano in coda per rubare un selfie con il Papa nel corso della sua visita a Milano, salvo dimenticarsi all’istante l’insegnamento del Santo Padre. Forse un po’ di coerenza non guasterebbe”.