Il gip di Milano Paolo Guidi ha archiviato l’inchiesta sulla morte di Domenico Maurantonio, lo studente padovano di 19 anni che il 10 maggio 2015 precipitò dal quinto piano dell’hotel dove alloggiava insieme ai suoi compagni in gita a Milano per l’Expo. L’indagine per omicidio colposo era stata aperta a carico di ignoti. Il legale dei genitori del ragazzo chiedeva di indagare ancora su 6 compagni di classe ma per il gip il giovane era solo quando cadde. Il giudice, in sostanza, ha accolto la ricostruzione proposta dai pm Nobili e Serafini dopo mesi di accertamenti. Dalle indagini degli inquirenti e della Squadra mobile di Milano, con tanto di consulenza tecnica affidata a tre esperti, era emerso, infatti, che il ragazzo quella sera aveva bevuto molto e fino a tarda notte. Si sarebbe sentito male in camera (una fortissima crisi intestinale), sarebbe uscito dalla stanza e si sarebbe trovato nel corridoio da solo (sono state trovate là anche tracce di feci). In stato confusionale, poi, avrebbe aperto la finestra del corridoio, forse per prendere aria, avrebbe lanciato di sotto i vestiti sporchi e si sarebbe poi sporto dalla finestra e sarebbe caduto accidentalmente, probabilmente per un malore o per un capogiro. Cause accidentali, dunque, come ha stabilito anche il gip Guidi.