Ieri sera intorno un rapace di grosse dimensioni si è letteralmente schiantato contro il vetro della finestra di un balcone all’ottavo piano di un palazzo in piazzale Bacone a Milano. Il padrone di casa, che ha successivamente catturato il falco pecchiaiolo, ha raccontato che era in casa la baby sitter di suo figlio che si è subito precipitata sul balcone per capire cosa fosse stato a provocare quel rumore così forte. Così ha visto il povero animale a terra immobile, stordito dall’impatto. “Quando sono tornato a casa ho provato a dare dell’acqua al falco ma non ha bevuto” ha dichiarato Andrea. “A quel punto, quando mi sono reso conto che non si sarebbe ripreso facilmente, l’ho catturato messo in una scatola e ho chiamato l’Enpa per avvisarvi che ve lo avrei portato direttamente!” “Il falco pecchiaiolo a primavera migra dal sud del Sahara verso alcune zone dell’Europa per la nidificazione. È presente in maniera continua sulle zone prealpine” ha dichiarato Ermanno Giudici presidente ENPA Milano. “Le sue migrazioni sono tristemente famose per il bracconaggio dei pecchiaioli nello stretto di Messina, dove i bracconieri tentano di abbattere per una tradizione medievale l’adorno (il nome dialettale della specie) al fine di scongiurare i tradimenti sentimentali. Una tradizione barbara che non risparmia tante altre specie nei periodi migratori, in primavera e autunno“. Questa mattina, dopo una notte di riposo e di tranquillità, il falco stava già meglio ed è stato trasferito nel rifugio di Vanzago.