La Comunità di Sant’Egidio, in attesa della manifestazione “20 maggio senza muri”, promuove oggi pomeriggio un incontro dal titolo “Le rotte dell’accoglienza”. L’appuntamento è per oggi, domenica 14 maggio, alle 18, al Memoriale della Shoah di Milano “nel luogo in cui – in modo gratuito e grazie alla solidarietà contagiosa di tanti – sono stati ospitati negli ultimi due anni migliaia di profughi in transito verso il Nord Europa”.
“Di fronte agli oltre 1.300 morti nel Cimitero Mediterraneo nel solo 2017, di fronte al tragico suicidio del giovane maliano in via Ferrante Aporti, ribadiamo l’impegno, a livello internazionale come milanese, per costruire ponti e non muri. Per questo sabato 20 maggio saremo in piazza con molti studenti delle Scuole di Lingua e Cultura Italiana, “nuovi europei” che abitano da anni a Milano, bambini e adolescenti della Scuola della Pace” dicono gli esponenti della comunità.
In occasione dell’incontro di oggi, dialogheranno insieme Pierfrancesco Majorino, Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Milano; Milena Santerini, deputata e docente universitaria, ora Presidente dell’Alleanza parlamentare No Hate del Consiglio d’Europa; Roberto Jarach, Vicepresidente della Fondazione Memoriale della Shoah di Milano; Paolo Morozzo della Rocca, Comunità di Sant’Egidio e docente di Diritto delle migrazioni; Alganesh Fessaha, Presidente della Ong Gandhi; Cristina Cattaneo, docente universitaria e direttore del LabAnOf; Fouad Sokhal, esponente del movimento Genti di Pace. In occasione dell’evento sarà allestita anche la mostra fotografica “Storie di ordinaria accoglienza” a cura di Eliana Gagliardoni.
L’incontro del 14 maggio sarà in particolare l’occasione per ribadire l’esistenza di alternative alle morti nel Mediterraneo (1 persona su 35 è deceduta durante il viaggio fra Libia e Italia), come dimostra il progetto-pilota dei “Corridoi umanitari“, realizzato dalla Comunità di Sant’Egidio con la Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia e la Tavola Valdese. Grazie a questa iniziativa, che sarà ora realizzata anche in Francia, sono oltre 800 le persone già arrivate nel nostro Paese in sicurezza (aereo) e in modo legale (visto umanitario).