AC/DC: arriva in Italia l’inarrestabile ex batterista PHIL RUDD

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È uscito nel 2014 il suo primo disco solista “Head Job”: nel frattempo non fa più parte degli AC/DC, ha avuto problemi con la Giustizia ma resta sempre e comunque uno dei più grandi batteristi di sempre. PHIL RUDD, membro storico degli australiani più famosi del mondo del rock, torna ad occuparsi di musica e nella nostra Italia in tour con un suo nuovissimo progetto e un’inedita formazione, di cui lui è il leader indiscusso, il batterista e in alcuni brani addirittura il cantante!

Due gli appuntamenti imperdibili:


PHIL RUDD BAND + Dobermann

Venerdì 5 MAGGIO 2017 @ Phenomenon – Fontaneto d’Agogna (NOVARA)

Prezzo Biglietto: 18 € + prev / 20€ in cassa la sera del concerto  

Sabato 6 MAGGIO 2017 @ Rock Planet – Pinarella di Cervia (RAVENNA)

Prezzo Biglietto: 20 € + prev.

Prevendita biglietti su Ticketone.

Inizio concerti ore 22.

Phil Rudd riprende sul palco il discorso aperto nel 2014 con il suo primo album registrato ad Auckland (Phil vive in Nuova Zelanda sin dagli anni 80) insieme a due vecchi amici Allan Badger (voce e basso) e Geoffrey Martin (chitarra). A due anni di distanza, archiviate le ultime rocambolesche vicissitudini, con tanto di scandali e contrattempi vari nella sua vita privata (ormai pubblica), per Phil Rudd è il momento di tornare alla musica con la nuova uscita di “Head Job” (pubblicazione internazionale dal 30 Settembre 2016), il nuovo videoclip della title track e con l’annuncio del Head Job European Tour che sta riscuotendo un discreto successo.

Per Malcolm Young, co-fondatore degli AC/DC, Phil Rudd è il vero affare”. Kenny Aronoff lo descrive come IL batterista rock per eccellenza e per Eric Singer dei Kiss è “il cuore pulsante e l’anima degli AC/DC”. E in effetti Phil Rudd è una parte indelebile della storia degli AC/DC e il suo drumming asciutto, diretto, robusto e solido come pochi ne è da sempre la spina dorsale e il motore propulsore. È adorato dalle folle e il suo innegabile talento (è un metronomo umano) ha sempre ricevuto anche il plauso della critica. Sebbene da sempre un po’ sottovalutato – come tutti quelli che lavorano duro ma nell’ombra – dal giro dei musicisti d’elite (quelli che… il quattro quarti a martello non conta), finalmente su Modern Drummer di Maggio 2010, nell’articolo sul rock senza tempo, sono state definitivamente stilate alle 50 ragioni per cui è d’obbligo amare Phil Rudd, definito “The Very Definition of Rock Drumming”.

Esordì nei primi anni ‘70 dividendosi in alcune local band di Melbourne tra cui BUSTER BROWN e THE COLOURED BALLS prima di fare il gran passo della vita, quello che svolta la carriera, unendosi agli esordienti AC/DC nel 1975, ai tempi del secondo album “T.N.T.”. Da allora ha suonato su 12 dei 16 studio album del gruppo, inclusi gli epocali capolavori “Highway To Hell” e “Back In Black”. Phil ha suonato anche sull’ultimo disco “Rock Or Bust” pur non essendo poi stato presente in tour.

 

Dopo il suo arresto di due anni fa per possesso di droga e addirittura le accuse di tentato omicidio (con conseguenti 8 mesi ai domiciliari e perfino un piccolo infarto per fortuna preso in tempo), Rudd è stato definitivamente rimpiazzato da Chris Slade negli AC/DC. Sull’intera annosa questione Phil ha recentemente rilasciato solo una dichiarazione che risulta piuttosto efficace nell’aprire nuovi orizzonti: “Il futuro degli AC/DC rimane solo nelle mani di Angus Young e anche la mia posizione nella band non dipende certo da me ormai. Ho esagerato, ne sono consapevole e me ne assumo la responsabilità, ho parlato troppo, a volte si sprecano le parole e sul mio personaggio è stato facile montare tanta merda a regola d’arte per come ero ridotto. Non nego che adorerei tornare al mio posto, sul seggiolino che è sempre stato mio. Non mi sono mai sentito meglio come batterista e neanche come uomo. Certo, cosa resta ormai dei miei AC/DC senza Malcolm, Brian e Cliff? Però Angus è sempre Angus e la sua musica ce l’ho nel DNA. E pensateci, a parte il caro Bon – che riposi in pace – nonostante qualche acciacco siamo ancora tutti vivi, quindi mai dire mai…”.

Gli AC/DC backstage alla United Arena di Chicago, Illinois, l’8 Aprile 2001. Da sinistra: Malcolm Young, Brian Johnson, Angus Young, Cliff Williams e Phil Rudd.

A riaccendere le buone speranze arriva anche un riavvicinamento in particolare con Brian Johnson che Rudd ha raccontato così a EonMusic: “Ho avuto qualche contatto con i miei ex compagni e la crew, ho parlato con Brian… abbiamo chiacchierato di automobili e di quanto io sia più forte di lui al volante! Sta bene comunque e questo è quel che conta…”.

A fine 2016 gli AC/DC sono stati inseriti al settimo posto nella classifica annuale dei Musicisti Più Pagati del Business pubblicata dalla prestigiosa rivista americana Forbes, con $67.5 milioni di dollari incassati dal tour mondiale di “Rock Or Bust”.

…Grazie a Barley Arts e al management, a Novara avrò la gradita e golosa occasione di intervistare Mr Phil Rudd, perciò tenete d’occhio il canale You Tube ufficiale di Linea Rock su cui a breve pubblicheremo la mia videointervista.

E in attesa di futuri sviluppi, godiamoci a tutto volume i concerti italiani del buon Phil Rudd!

 

 

 

 

 

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