Saluti fascisti a Musocco, indaga la Digos

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La Questura di Milano sta identificando i militanti neri che hanno sfidato il divieto di manifestare con simboli o saluti fascisti al cimitero di Musocco. Il fascicolo sarà inviato al Procuratore Alberto Nobili. Il 29 aprile, in occasione delle commemorazioni per la morte di Sergio Ramelli ed Enrico Pedenovi, si sono presentati più numerosi che mai e hanno salutato il “camerata” con il braccio teso. Poi hanno pubblicato sui social le foto dell’iniziativa, naturalmente con i militanti presi di spalle per non farli identificare. Una sfida evidente allo Stato. Tocca ora alla Digos identificare e denunciare i neofascisti, sulla base dei filmati e delle immagini disponibili. Il prefetto Lamorgese parla senza mezzi termini di “iniziativa clandestina”. Non solo i saluti romani al cimitero. In piazza Tripoli, nel quartiere ebraico, è stata vandalizzata la targa dedicata a Rabin, ex premier israeliano e premio Nobel per la pace.

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