Il Teatro Menotti ripropone, dopo il grande successo di critica e pubblico della scorsa stagione, dal 4 al 14 maggio Degni di nota_Tra Gaber e Brassens, spettacolo che vede protagonisti Alberto Patrucco e Andrea Mirò, con la complicità di tre musicisti, diretti da Emilio Russo, produzione TieffeTeatro. In occasione del debutto dello spettacolo nel foyer del teatro alle 18.45 s’inaugurerà la mostra Rock Art. Le ombre della caverna, una selezione di opere della pittrice Teresa Maresca e dello scenografo Gianni Carluccio, con la lettura dei poeti Maurizio Cucchi e Roberto Mussapi, sul tema della Rock-Art, l’arte rupestre paleolitica.
Ai nostri microfoni Alberto Patrucco
PROGRAMMA
giovedì 4 maggio
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ore 18.45 | Foyer Teatro Menotti
Inaugurazione mostra Rock Art. Le ombre della caverna, opere di Teresa Maresca, installazioni e pitture di Gianni Carluccio e lettura di poesie inedite di Maurizio Cucchi
La mostra sarà aperta al pubblico fino al 16 maggio
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ore 20.30 | Sala del Teatro Menotti
Alberto Patrucco e Andrea Mirò in DEGNI DI NOTA_Tra Gaber e Brassens regia Emilio Russo.
Lo spettacolo rimarrà in scena fino al 14 maggio
martedì 9 maggio
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ore 18.45 | Foyer Teatro Menotti
Lettura di poesie di Roberto Mussapi
4 | 14 maggio
Tieffe Teatro Milano
presenta
DEGNI DI NOTA
Tra Gaber e Brassens
con Alberto Patrucco e Andrea Mirò
scritto da Alberto Patrucco e Antonio Voceri
con
pianoforte e tastiera Daniele Caldarini
contrabasso e basso elettrico Francesco Gaffuri
batteria e percussioni Jacopo Pugliese
musiche di Georges Brassens e Giorgio Gaber
arrangiamenti e direzione musicale di Daniele Caldarini e Andrea Mirò
costumi Pamela Aicardi
regia Emilio Russo
Durata 90 minuti senza intervallo
Frutto di un appassionante lavoro durato quasi due anni, lo spettacolo di teatro musicale è stato scritto da Alberto Patrucco con la collaborazione di Antonio Voceri.
Gli interpreti hanno ripreso il lavoro che Alberto Patrucco aveva ideato nel 2014 in segni (e) particolari – Alberto Patrucco e Andrea Miro’ cantano Georges Brassens, disco che riprendeva 13 musiche di George Brassens, tradotte dallo stesso Patrucco, inedite, prima, in italiano.
Agli argomenti trattati dall’autore francese, non potevano che unirsi i temi e le musiche di Giorgio Gaber, due artisti unici, in antitesi, ma allo stesso tempo con sinergie in comune.
Un recital coinvolgente e graffiante privo di retorica e tormentoni, nel quale ironia, musica e riflessione, per una volta, sono padrone di casa insieme alle parole e alle melodie di due artisti senza eguali dotati di rara genialità. Un incontro tra canzone d’autore e comicità, senza che una dimensione prevarichi l’altra, sul filo di emozioni da anni dimenticate, che si colorisce qua e là di suoni e poesia.
Niente celebrazioni brasseniane e gaberiane, bensì l’idea di unire, seppure in epoche storiche diverse, sensibilità tanto affini; punti di vista che coesistono in perfetta armonia, proprio grazie al tessuto connettivo della musica.
Uno spettacolo dolce-amaro che lascia spazio a riflessioni profonde sul senso della vita.