25 aprile, linea dura contro saluti e simboli fascisti

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La Polizia blocca saluti fascisti, croci celtiche, labari delle divisioni e altri simboli militari della Repubblica Sociale Italiana alla vigilia del 25 aprile. La linea dura è scattata ieri al cimitero Maggiore dove, come ogni anno, per la messa, si sono presentati i reduci della repubblica fascista fondata da Mussolini poi annientata da Alleati e partigiani. Quattro giovani che hanno provato a fare il saluto romano sono stati subito identificati. Le forze dell’ordine erano presenti numerose, a differenza degli anni passati, su disposizione della Prefettura e dopo le precise richieste del sindaco Giuseppe Sala. Il divieto applicato ieri sarà replicato anche domani alla rievocazione ufficiale dei caduti della Rsi. Un plauso arriva dal presidente dell’Anpi, l’associazione dei partigiani, Roberto Cenati, che insieme all’Aned, l’associazione dei deporati, aveva trattato con la Prefettura per avere misure di contrasto più dure rispetto agli anni passati. Protesta Riccardo De Corato (FdI): “Non era successo nemmeno nel 1945”. Comunicati di protesta arrivano anche dalle organizzazioni di esterma destra.

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