E’ stato condannato a 18 anni e 8 mesi di reclusione Roberto Scapolo, l’uomo che lo scorso 16 luglio aveva ucciso la moglie, Loretta Gisotti, nella casa di famiglia a Laveno Mombello, in provincia di Varese. La donna era stata colpita con diversi colpi di martello e quando era crollata al terra il marito si era gettato su di lei per strangolarla. Scapolo, dopo il delitto, si era presentato dai carabinieri confessando tutto. In aula, al processo davanti al gup, l’uomo ha detto di aver “perso il controllo” al culmine di un periodo di rapporti tesi e dopo l’ennesima discussione. L’omicidio era avvenuto mentre i due stavano per partire per le vacanze, in Toscana. La donna lo aveva rimproverato e lui, dopo aver afferrato un martello dalla cassetta degli attrezzi che stava caricando in macchina, si era avventato su di lei. L’accusa aveva chiesto 16 anni ma il giudice ha inflitto a Scapolo una pena maggiore.