Il design con i suoi diversi linguaggi sarà protagonista al Fuorisalone con l’evento ‘Design Language’, che si terrà alla Civica scuola per interpreti e traduttori Altiero Spinelli. Dal 4 al 9 aprile le porte dell’istituto saranno aperte per tutti i visitatori del Fuorisalone e del Salone del mobile, per tutti gli appassionati di design, con una esposizione di lavori realizzati da oltre 50 studi di design e brand internazionali provenienti da tutto il mondo. Gli studenti avranno parte attiva: i traduttori racconteranno in diverse lingue il significato degli oggetti di design in mostra, i materiali usati, mentre gli interpreti faranno da guide per i visitatori stranieri e tradurranno in simultanea le conferenze che si terranno nel corso della settimana. Gli studenti di comunicazione faranno da ufficio stampa interno dell’iniziativa. Obiettivo di ‘Design Language’ “è quello di raccontare la varietà dei linguaggi usati nel design e il design stesso come linguaggio – ha spiegato alla conferenza stampa di presentazione Aldo Colonetti, storico dell’arte e del design e consulente dell’iniziativa -. Il progetto di Design Language non si esaurirà nella settimana del Fuorisalone ma proseguirà nel corso dell’anno scolastico perché il design diventi patrimonio conoscitivo per gli interpreti e i traduttori”. All’ingresso dell’esposizione ci sarà una speciale installazione di opere in cui i disegni di Gillo Dorfles sono stati riportati su pannelli acustici. Tra i giovani emergenti esporrà le sue creazioni il designer giapponese Hamajima Takuya. Ci sarà poi il progetto Designing Grand Tour in cui diversi designer hanno realizzato sette arazzi contemporanei, dopo aver compiuto una prima parte del viaggio in Calabria e aver preso ispirazione da quei luoghi.