Si aprirà il 30 giugno davanti alla Corte d’Appello di Brescia il processo a carico di Massimo Bossetti, condannato all’ergastolo in primo grado per la morte di Yara Gambirasio. Gli avvocati del muratore contesteranno la validità della prova principe che ha portato alla condanna del primo grado ovvero il Dna trovato sugli slip della tredicenne. Bossetti, in carcere dal 16 giugno 2014, si è sempre proclamato innocente. Fu bloccato dai carabinieri mentre lavorava in cantiere dopo che era stata accertata la corrispondenza del suo Dna con quello attribuito ad “Ignoto1”.