Dalle carte dell’inchiesta che ha portato all’arresto Norberto Confalonieri, il primario di ortopedia dell’ospedale Gaetano Pini arrestato ieri a Milano e accusato di corruzione, turbativa d’asta e di lesioni sui pazienti, emergerebbe che nel giro di circa un anno il primario avrebbe impiantato 62 protesi “per motivazioni di natura prettamente economica e personale” soltatnto “per arricchimento personale”. Gli inquirenti hanno disposto il sequestro di 62 cartelle cliniche di pazienti operati da Confalonieri.
Sulla vicenda è intervenuto anche l’assessore al Welfare di Regione Lombardia , Giulio Gallera : “Quello che sta emergendo e’ assolutamente sconcertante e, qualora venisse provato e confermato, infanga lo straordinario lavoro che i nostri medici compiono quotidianamente. I fatti che stanno emergendo appaiono comunque legati in via prioritaria al fatto che i medici siano gli unici che detengono la facolta’ di scegliere i dispositivi protesici piu’ adatti a un determinato paziente, secondo il principio di infungibilita’”.