Dimissioni Dettori, le prime reazioni

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Arrivano le prime reazioni alle dimissioni dell’ex magistrato Francesco Dettori, presidente dell’Arac, l’agenzia regionale anticorruzione.  “Da subito avevamo definito Arac un guscio vuoto che serviva soltanto da foglia di fico per coprire gli scandali giudiziari di Maroni e della sua maggioranza. E oggi la previsione si verifica del tutto azzeccata”. Lo dichiara Roberto Bruni, capogruppo regionale del Patto Civico. Alessandro Alfieri ed Enrico Brambilla, segretario regionale e capogruppo al Pirellone del Partito Democratico commentano: “Nel pieno dell’ennesima bufera giudiziaria il presidente dell’agenzia anticorruzione se ne va con motivazioni che lasciano interdetti. È il fallimento di Maroni, che mostra un misto di dilettantismo e di incapacità di ripulire il sistema come promesso. Ora, oltre al caso di Finlombarda, Maroni deve chiarire anche le accuse rivoltegli dall’ex presidente di Arac”. Chiara Cremonesi, capogruppo regionale di Sel, afferma: “I conflitti tra Arac e gli organismi regionali resi oggi evidenti dalle dimissioni del presidente Dettori erano ampiamente prevedibili e disegnano una situazione davvero grottesca, oltre che poco virtuosa. Del resto, non poteva essere diversamente visto che per Maroni questa agenzia  ha rappresentato fin dall’inizio soltanto uno strumento di propaganda. Come abbiamo sempre denunciato, i limiti di Arac stanno tutti qui, in un nuovo, improvvisato ente senza reali poteri e senza autonomia alcuna. E la vicenda odierna sembra proprio darci ragione”.

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