Morti in corsia, domiciliari per il responsabile del Pronto Soccorso

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Arresti domiciliari confermati per Nicola Scoppetta, il responsabile del Pronto Soccorso dell’ospedale di Saronno, accusato di  favoreggiamento e omissione di denuncia nell’ambito della maxi inchiesta sulle morti sospette. La Corte di Cassazione ha confermato la richiesta di misura agli arresti domiciliari, già accolta dal Tribunale del Riesame di Milano. La Procura di Busto Arsizio aveva chiesto l’arresto di Scoppetta contestualmente a quelli dei due principali indagati, richiesta che non era stata accolta dal gip del Tribunale di Busto Arsizio. Il ricorso in Cassazione era stato presentato dall’avvocato Massimo Pellicciotta, difensore di Scoppetta.

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