Gugnano, tutti con il ristoratore che ha ucciso un ladro

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“Il ristoratore che ha reagito alla rapina e’ indagato per omicidio volontario. Siamo in un mondo al contrario”. Lo ha scritto sul suo profilo Facebook il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, a proposito del titolare del bar che nel Lodigiano ha ucciso un rapinatore. Intanto a Gugnano, il piccolo centro dove è avvenuto il fatto, tutti, sindaco in testa, difendono Mario Cattaneo, il ristoratore di 67 anni che ha sparato al malvivente in fuga con una sacca piena di stecche di sigarette appena rubate dal locale. Nella zona i furti e la delinquenza sono in aumento e la gente ha paura. Cattaneo, nella notte tra giovedì e venerdì, è stato svegliato dall’allarme scattato dopo l’intrusione dei ladri. Si è alzato, ha preso uno dei suoi fucili da caccia, l’ha caricato, è sceso nel locale sotto casa dal quale i malviventi, dell’est Europa, stavano scappando. Secondo il racconto dello stesso Cattaneo il colpo è partito perché uno dei tre l’avrebbe affrontato cercando di spostare la canna del fucile. La vittima è stata trovata a poche decine di metri di distanza. La rosa di pallini calibro 12 non ha ucciso sul colpo. Il ladro sarebbe morto dissanguato. I complici l’hanno spogliato lasciandolo solo in maglietta e mutande per rendere più difficile l’identificazione. Il ristoratore è stato interrogato a lungo ieri pomeriggio. Si è difeso affermando di non aver avuto intenzione di uccidere ma solo di spaventare i ladri.

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