Nessuna violenza sessuale. Niente “africani” che hanno abusato di una 15enne indifesa. E’ tutta un’invenzione la storia dello stupro a bordo di un treno regionale della linea Milano-Mortara. La studentessa, che aveva preso il treno alla fermata di Porta Genova a Milano per fare ritorno a casa, aveva raccontato agli investigatori di essere stata picchiata e violentata da due due giovani, uno dei quali era un suo contatto su Facebook. Sempre secondo il suo racconto, la liceale avrebbe anche urlato per richiamare l’attenzione di altri passeggeri ma nessuno era intervenuto, lasciandola sola in balia dei bruti. Tutte fantasie. Gli investigatori hanno cercato tracce, analizzato immagini di telecamere di sicurezza ma niente. Nessun riscontro. L’inchiesta va dunque verso l’archiviazione, come racconta Il Giornale. La svolta definitiva c’è stata quanto un magrebino conoscente della ragazza si è presentato dopo essersi accorto di essere seguito. L’uomo ha dimostrato di non aver mai preso quel treno il giorno del presunto stupro. Si attende ora solo che la giovane liceale di Vigevano, di buona famiglia, racconti i motivi della sua invenzione.