Colazione al bar all’alba in piazzale Loreto, naturalmente in doppia fila. La sosta selvaggia è una vecchia consuetudine a Milano (e non solo) e nemmeno i militari di “Strade sicure” rispettano il codice della strada. Nonostante proclami e annunci, però, la Polizia Locale sembra disinteressata al problema. Intanto l’assessore alla Sicurezza di Palazzo Marino, Carmela Rozza, anticipa dalle colonne de Il Giorno nuovi supporti tecnologici per i “ghisa”: saranno acquistate 50 “body cam”, smartphone con sistema innovativo di trasmissione radio e, addirittura, un drone professionale. Chissà se il drone, se non resterà impigliato nei cavi dei tram, riuscirà a individuare le doppie file, la sosta su marciapiedi e la sosta selvaggia, i passaggi col rosso, il mancato rispetto della precedenza ai pedoni sulle strisce, la guida con il cellulare incollato all’orecchio e tutte le altre pessime abitudini di tanti automobilisti in circolazione. Il drone ha la vista buona, i vigili forse hanno problemi di miopia. O di pigrizia.