Abderrahim Moutaharrik, il campione di kickboxing marocchino arrestato lo scorso aprile con l’accusa di terrorismo internazionale per presunti legami con l’Isis, è stato condannato a sei anni di carcere nel processo con rito abbreviato che si è chiuso oggi a Milano. La moglie, Salma Bencharki, è stata condannata a 5 anni e ai due è stata tolta la potestà sui figli. Moutaharrik, 28 anni, e la moglie, che vivevano a Lecco, secondo le indagini, vennero bloccati prima che potessero partire per la Sitia per unirsi all’Isis, portando i due figli di 2 e 4 anni. Moutaharrik avrebbe ricevuto, ai primi di aprile dello scorso anno, un ordine direttamente dal Califfato con un messaggio WhatsApp: “Ascolta lo Sceicco, colpisci! (…) fai esplodere la tua cintura nelle folle dicendo ‘Allah Akbar'”. Roma e il Vaticano erano tra i possibili obiettivi. Secondo l’avvocato del marocchino, Sandro Clementi, Moutaharrik non ha mai detto di voler colpire il Vaticano. “Le sue parole erano solo vanterie” ha aggiunto il legale.