Raggi ‘patata bollente’; Feltri, scusarmi di cosa?

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Dura protesta del Movimento Cinquestelle per il titolo di prima pagina di ieri su Libero dedicato al sindaco di Roma Virginia Raggi, “Patata bollente”, sulla foto del primo cittadino della capitale, parlando dei problemi politici e giudiziari della giunta pentastellata. “E’ incredibile che paghiamo con i soldi delle nostre tasse fondi pubblici a giornali che fanno titoli vergognosi di questo genere” ha detto il vicepresidente della Camera, Luigi di Maio.”Quando in questi giorni ho chiesto di domandare scusa al Movimento Cinquestelle – ha aggiunto – mi hanno pure criticato. Ma questi sono titoli che non meritano neanche un euro degli italiani e invece paghiamo per leggere questa roba”. Nessuna scusa e nessuna marcia indietro da parte del direttore di Libero, Vittorio Feltri.”Esattamente 6 anni fa, il 15 gennaio del 2011, Libero uscì con il titolo ‘Patata bollente’, identico a quello di oggi (ieri n.d.r.) dedicato a Ruby, e nessuno disse niente. Iacopino, che era già presidente dell’Ordine dei giornalisti, non disse neanche una parola, né di biasimo né di plauso. Oggi per Virginia Raggi è successo il finimondo”. Così Feltri, ospite insieme allo stesso Iacopino di Emanuela Falcetti a ‘Italia sotto inchiesta’ su Radio Uno. “Questa è la prova dello strabismo anche di chi giudica la stampa e del presidente Iacopino, che ha definito il titolo disgustoso -aggiunge Feltri – Come mai non lo era nel 2011, solo perché riguardava una povera marocchina?”. “Per quanto riguarda l’espressione ‘patata bollente’ – spiega Feltri – la patata è un tubero e l’espressione si usa si dice quando c’è problema scottante da risolvere”. E alla domanda se intenda chiedere scusa, risponde “Ma scusa di che? Siamo impazziti?”

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