Sanità, rivoluzione per la cura dei malati cronici

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Cambia in Lombardia la gestione dei pazienti cronici: lo ha deciso la Giunta regionale. L’operazione prevede che il malato, d’ora in poi, sia seguito sempre dallo stesso ospedale e dallo stesso medico, che programmerà per tutto l’anno una sorta di “calendario”, con  gli esami e le visite da fare nell’anno.

‘Il 2017 e’ l’anno in cui diamo attuazione alla legge di evoluzione del sistema sociosanitario regionale. Grazie alla delibera appena approvata, da oggi e fino al mese di maggio i medici di Medicina generale, soggetti erogatori pubblici e privati accreditati potranno candidarsi, sulla base di requisiti e criteri specifici forniti da Regione, per la presa in carico dei pazienti cronici della nostra
Regione(3.350.000), che rappresentano il 30% della popolazione assistita, a cui e’ destinato il 75% delle risorse per ricoveri, visite specialistiche ambulatoriali e di farmaceutica territoriale e ospedaliera’ ha detto l’assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera illustrando la delibera
della domanda, in attuazione dell’articolo 9 della Legge di evoluzione del sistema socio sanitario, approvata dalla Giunta.

‘Il provvedimento – ha spiegato l’assessore – stabilisce che i
soggetti candidati (gestori)che garantiranno di poter offrire al paziente cronico un servizio integrato che gli consenta di effettuare le visite e gli accertamenti nello stesso luogo, senza dover piu’ girare da una parte all’altra, evitando quindi le perdite di tempo, le difficolta’ di prenotazione e di accesso, in sintesi una presa incarico completa, saranno selezionati dalle Ats e iscritti in una lista. Lista che i pazienti interessati dalle condizioni di cronicita’ piu’ diffuse riceveranno tramite una lettera di Regione Lombardia, che invieremo nella seconda meta’ dell’anno. Saranno poi i pazienti a scegliere da chi essere presi in carico all’interno della lista degli accreditati’.

‘Si tratta quindi – ha continuato Gallera – della concretizzazione del cambio culturale introdotto dalla nostra legge che impone il passaggio dalla cura al prendersi cura. A differenza di quanto avveniva in passato, infatti, offriamo un sistema di presa in carico che affianca e accompagna il paziente in tutto il suo percorso. Un sistema che attraverso reti di cura e assistenza sanitaria, sociosanitaria e sociale, assicura l’integrazione e il raccordo tra tutte le diverse competenze professionali coinvolte, ospedaliere e territoriali. Un sistema che ci consentira’ anche di tagliare le liste d’attesa e impedire il sovraffollamento dei Pronto soccorso.

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