L’opera d’arte acquistata in una galleria d’arte ma disconosciuta dall’artista a cui era attribuita, la mancata restituzione di opere agli artisti che le avevano create dopo la chiusura di una galleria e l’uso non autorizzato di fotografie riproducenti opere d’arte, sono controversie sorte nel settore dell’arte e risolte attraverso una procedura di mediazione gestita dalla Camera Arbitrale, azienda speciale della Camera di commercio di Milano. Sono circa 20 mila i furti d’arte registrati all’anno in Italia, circa 55 al giorno, facendone il Paese più colpito al mondo su un mercato nero dell’arte che a livello globale vale 9,3 miliardi di euro (l’Italia possiede oltre la metà dei tesori artistici mondiali). Oltre un furto su due avviene in case private ma uno su dieci riguarda gallerie d’arte. Dipinti, sculture e statue gli oggetti più colpiti, pesano quasi il 60% del totale dei beni culturali illecitamente sottratti in Italia, oltre 13 mila su circa 22.400 registrati. Emerge da un’elaborazione Camera di commercio su dati Interpol, ARCA e Arma dei Carabinieri.
Sono oltre 600 le attività che in Lombardia si dedicano al commercio di oggetti d’arte, tra sedi di impresa, sedi secondarie e filiali, pari al 23% delle imprese italiane del settore (2.688). Crescono dell’1,8% in un anno contro un andamento negativo in Italia (-1,4%) raggiungendo punte del 30% a Monza e 23% a Como. Milano è prima con 378 localizzazioni (il 62% lombardo e 14% nazionale) seguita da Brescia (70) e Bergamo (45). Quasi un’impresa su tre nel settore è femminile con punte del 73% a Mantova e del 50% a Lodi e Sondrio. Milano è anche prima in Italia per commercio di oggetti d’arte, seguita da Roma (204, 8%), Napoli, Torino, Venezia e Bologna (4%). Emerge da un’elaborazione Camera di commercio di Milano su dati del registro imprese al terzo trimestre 2016 e 2015 relativi alle localizzazioni di impresa.