I carabinieri di Milano hanno scoperto un giro di prostituzione omosessuale minorile e hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 9 persone (2 in carcere e 7 ai domiciliari) . I 9 sono tutti italiani, tra i 30 e i 60 anni, residenti tra Milano e Pavia. Tra gli i ndagati ci sono incensurati e insospettabili, ma anche recidivi. Padri di famiglia, imprenditori, operai, liberi professionisti e commercianti. I militari della sezione indagini telematiche del nucleo investigativo del comando provinciale di Milano hanno ricostruito la rete di rapporti a pagamento che era alimentata da annunci su Internet caricati dagli stessi minorenni. La prestazione era concordata su siti di incontri, i clienti erano consapevoli dell’età dei ragazzi. Le indagini, coordinate dal pm Andrea Fraioli della procura di Milano, sono iniziate circa un anno fa dopo un controllo dei carabinieri della stazione di Lainate a un uomo sorpreso in auto con un 12enne. E’ così apparso un mondo sommerso con sfruttatori (i quattro indagati) che gestivano l’attività di minorenni (per lo più di 16 e 17 anni) che si comportavano da professionisti del settore e si prestavano “per elevare le proprie condizioni economiche e di vita, altre volte solo per gioco, tanto per testare il proprio ‘appeal’ sugli adulti”, come hanno spiegato gli investigatori.