Cultura, 26mila imprese in Lombardia

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La cultura in Lombardia conta quasi 26 mila imprese, +0,7% e rappresenta oltre un quinto del totale italiano (21,6%). Sono 8 mila quelle specializzate in design e 4 mila in pubblicità, un quarto del totale nazionale, quasi 3 mila le attività artistiche e di intrattenimento, circa 2 mila quelle fotografiche, di produzione cinematografica e video e di servizi di istruzione, quasi mille quelle impegnate in ricerca scientifica e sviluppo. Dopo Milano con oltre 14 mila, vengono Brescia con 2.465, Bergamo con 1.923 che cresce del 2,8% e Monza e Brianza con 1.636 (+1,1%). Superano le mille anche Varese e Como. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati registro imprese 2016 e 2015, oggi in occasione della presentazione presso il Piccolo Teatro Grassi di Milano dalla prima edizione dell’Osservatorio Innovazione Digitale nei Beni e Attività Culturali, promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano, iniziativa a cui partecipa la Camera di commercio di Milano. A Milano sono oltre 14 mila le imprese nel settore culturale (tra editoria, attività artistiche e di intrattenimento, biblioteche e musei, istruzione, ricerca, pubblicità, design e fotografia), +0,7% nell’ultimo anno. Sono più di 5 mila quelle che operano nella pubblicità e nelle ricerche di mercato, seguite dalle attività di design (1.772) in crescita del 4,1%, da quelle creative, artistiche e di intrattenimento (1.333), +0,6% e da quelle di produzione cinematografica e video (1.294), +2,8%. La cultura milanese rappresenta un ottavo di quella nazionale ma arriva a pesare oltre un quinto nell’editoria in generale e nell’edizione di giochi per computer. La Camera di commercio di Milano è attiva con lo Sportello Sponsorizzazioni Culturali(http://www.mi.camcom.it/eventi-dello-sportello-per-le-sponsorizzazioni-culturali) dedicato alle imprese, per il fundraising di progetti culturali.

Il progetto ADR ARTE del Servizio di conciliazione della Camera arbitrale – azienda speciale della Camera di commercio di Milano si propone di offrire la mediazione nelle controversie in materia di arte. In tal modo artisti, case d’asta, collezionisti, gallerie ma anche enti pubblici come i musei e gli Stati possono risolvere le proprie controversie con celerità della procedura e costi contenuti, grazie all’intervento di un terzo mediatore, neutrale e in grado di aiutare le parti a dialogare per costruire una soluzione di comune consenso.

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