Dopo la tradizionale Nona di Beethoven, che ha ufficialmente aperto la Stagione 2017, laVerdi torna agli amatissimi autori russi, sotto la guida di Jader Bignamini, fresco “reduce” dal felice debutto al Teatro Lirico di Verona con la pucciniana Turandot. Triplice appuntamento giovedì 5 (ore 20.30), venerdì 6 (ore 20.00) e domenica 8 gennaio (ore 16.00), all’Auditorium di Milano, con l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi impegnata nell’esecuzione de La Tempesta, fantasia sinfonica di Čajkovskij, cui si abbina la Quarta sinfonia del compositore tardoromantico: quella che lo consacrò ufficialmente tra i grandi. A completare una locandina totalmente animata dal sinfonismo russo e legata dal fil rouge del destino dell’uomo e del fato, ascolteremo L’Isola dei Morti, poema sinfonico di Rachmaninov, ispirato all’omonimo dipinto del pittore Arnold Böcklin, che il compositore visionò a Parigi nel 1907. Lasciamo la parola a Jader Bignamini, che ci introduce all’ascolto: “La Tempesta e L’Isola dei Morti barca del traghettatore che porta le anime dei morti da una sponda all’altra dell’Acheronte. Nell’Isola dei Morti ci sono in verità due temi nascosti e contrastanti: il dies irae da una parte e, dall’altra, in aperta contrapposizione, il ricordo della vita o, meglio, della gioia di vivere. Due modi di scrittura totalmente diversi, con la modernità di Rachmaninov che riesce sempre a stupire.hanno in comune la descrizione dell’andamento dell’acqua, elemento saldamente presente in entrambe le composizioni. Nel brano di Ĉaikovskij c’è il mare che apre e chiude l’opera, oltre naturalmente alla tempesta – evento naturale scatenante anche nei confronti dell’umano destino – in un andamento descrittivo e regolare. In Rachmaninov, Caronte procede su un’acqua tutta diversa, quasi immobile, con l’inserimento di un tempo dispari (5/8) che accompagna l’andamento irregolare della. “Discorso a parte per la Quarta sinfonia: Ĉaikovskij cambia il proprio linguaggio compositivo per diventare il Ĉaikovskij che conosciamo, pieno di invenzioni originali, come il terzo movimento tutto pizzicato degli archi, che meravigliò il pubblico dell’epoca e che necessita di un particolare virtuosismo dell’orchestra esecutrice. La Quarta ha in comune con gli altri due brani in programma il tema del fato, con la fanfara che apre la sinfonia”. Giovedì 5, sempre in Auditorium (ore 18.00, Foyer della balconata, ingresso libero), si svolgerà – in collaborazione con Associazione Italia Russia – la tradizionale conferenza di introduzione al programma, dal titolo: “Ĉajkovskij e il Fato. La travolgente avventura della Quarta sinfonia”, condotta da Fausto Malcovati. Cajkovskij nei primi anni è più volte tentato da Shakespeare: Romeo e Giulietta e La tempesta sono due composizioni ispirate dal drammaturgo inglese. Il primo grande trionfo come compositore arriva con la QuartaIV sinfonia, dominata dal tema del destino: è la composizione che apre la sua relazione con la baronessa von Meck. Non a caso nelle loro lettere viene definita “la nostra sinfonia”.
(Biglietti: euro 36,00/16,00; Info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler; orari apertura: mar/dom, ore 14.30/ 19.00. Tel. 02.83389401/2/3, www.laverdi.org).