Gli investigatori stanno controllando nei minimi particolari la vita di Daniela Roveri, la donna di 48 anni assassinata ieri con una coltellata alla gola nell’androne di casa in via Keplero a Bergamo, nel quartiere Colognola. Una delle prime ipotesi è quella della rapina; manca infatti una delle tre borse che la donna aveva con sé. Ma gli agenti della Mobile, coordinati dal procuratore Walter Mapelli e dal pm Davide Palmieri, stanno ascoltando anche colleghi e persone che appartengono all’ambiente lavorativo della vittima alla ricerca di eventuali indizi. Può essere infatti che qualcuno avesse del rancore nei confronti di Daniela Roveri, dirigente d’azienda. Non si scava solo nella sua vita lavorativa ma anche in quella privata per ricostruire le sue ultime ore prima del fatale incontro con l’assassino all’ingresso dell’edificio dove viveva con la madre.