L’avvocato di Chiara Poggi, Gian Luigi Tizzoni, non crede nella riapertura delle indagini dopo la notizia che il dna sotto le unghie della ragazza non è di Alberto Stasi. “La questione del dna trovato sotto le unghie di Chiara è già stata superata dalla Corte d’Assise d’Appello e della Cassazione – ha dichiarato l’avvocato – In ogni caso, questo indizio da solo non farebbe venir meno tutte le altre prove a carico di Stasi, semmai potrebbe prospettare, ma è un’ipotesi a cui non credo, il concorso di Stasi con altre persone”. “Che ci sia del dna identificabile è fuori da ogni ipotesi razionale”: è quanto ha detto Francesco De Stefano, il genetista che eseguì la perizia al processo d’appello bis del delitto di Garlasco. “C’è una sentenza definitiva e per noi quella vale – è la presa di posizione di Rita Preda, la mamma di Chiara Poggi – se la difesa di Stasi ha un nome, lo faccia pubblicamente, senza nascondersi dietro un dito”. La donna aggiunge: “Adesso li sfido a presentare una denuncia formale nei confronti di chi ritengono responsabile”.