Maroni, i tornanti dello Stelvio patrimonio Unesco

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“Stiamo facendo un buon lavoro. La decisione di trasferire a noi, ai territori, la gestione del
Parco sta dando buoni risultati. Ho colto anche da parte di Anas grande passione, interesse e grande convinzione, questo dimostra che la forte collaborazione tra Istituzioni, in questo caso tra Regione ed Anas sta funzionando”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, questa mattina, a Bormio (Sondrio), in occasione della firma del Protocollo tra Regione e Anas per la valorizzazione della SS38 nell’area del Parco dello
Stelvio. Presente alla sottoscrizione anche il sottosegretario alla Presidenza della Regione Lombardia con delega alle Politiche per la Montagna e alla Macroregione alpina Ugo Parolo. “Non vogliamo limitarci alla presentazione dei progetti, vogliamo realizzarli. Stamattina siamo arrivati al Passo dello Stelvio – ha aggiunto il presidente – la strada e’ percorribile,
almeno per il versante lombardo”. “Questo progetto ha tutti numeri per far diventare anche questa porzione di territorio lombardo un sito Unesco – ha poi detto -, che si aggiunga ai 10 gia’ esistenti nella nostra regione, per i quali siamo gia’ al top e ai quali spero presto si possano aggiungere le Mura veneziane di Bergamo come undicesimo. L’apertura invernale e’ fondamentale a questo scopo, poi occorre naturalmente imboccare il lungo iter, per
mostrare al mondo cos’e’ lo Stelvio, Passo e Parco”.

“Le risorse ci sono, sono garantite e non possono essere destinate ad altro, perche’ questi progetti sono inseriti nel ‘Patto della Lombardia’, e per noi come per il Governo e’ legge – ha concluso Maroni -. Il protocollo prevede non solo il coinvolgimento dei territori, dei sindaci, della Provincia, ma anche dei privati, posto che portino risorse: partecipazione che va coordinata e concordata con gli amministratori, ma che comunque in Lombardia
funziona, ne e’ un esempio la sanita’, a precise condizioni e con una precisa regia. Siamo tutti coinvolti e pronti ad ascoltare quello che sindaci e Comunita’ montana hanno da dirci, quelle che sono le esigenze del territorio. La vostra voce sara’ importantissima, come sempre quando si impiegano risorse pubbliche. Per tutto questo serve una regia, che abbiamo affidato al Parco”.  Il ‘Protocollo tra Regione Lombardia e Anas per la valorizzazione della SS38 nell’area del Parco dello Stelvio’ha come oggetto la valorizzazione della strada dello Stelvio con l’obiettivo finale di rendere questa infrastruttura tra le strade piu’ ecosostenibili del mondo, orientandone sempre piu’ la finalita’ da semplice via di comunicazione a strumento di piacere e asse portante di accesso a una sorta di parco tematico dell’intera area dello Stelvio.  Il Passo dello Stelvio e’ il secondo valico alpino stradale piu’ alto d’Europa, dopo il passo dell’Iseran nel Rhone-Alpes. Progettata dall’ingegner Carlo Donegani e costruita sotto l’impero asburgico agli inizi dell’Ottocento, la ex strada imperiale dello Stelvio (oggi SS38 ‘Strada Statale dello Stelvio’) collega con Bormio e la Valtellina con Trafoi e la Val Venosta. (Lnews)

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