A Milano il primo Museo Internazionale del Calcio

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Il ‘DNA’ dei grandi campioni del calcio negli oltre 150 oggetti originali usati nelle partite giocate nei più importanti campi del mondo.

Da oggi, la Galleria Vittorio Emanuele II ospita uno spazio da vivere in più: il primo Museo Internazionale del Calcio che espone magliette, scarpe, trofei e i memorabilia di grandissimi calciatori in oltre 400 mq situati al quarto piano. Un percorso animato che vede la selezione dei migliori 25 giocatori della storia che hanno interpretato al meglio le caratteristiche necessarie ad ottenere la Stringa dOro – il premio al passaggio più bello della stagione che nasce con il Museo -: visione, forza, estro, tecnica e cuore. In una parola la ‘generosità’, riconosciuta qualità ‘ambrosiana’.

L’esposizione di 84 paia di scarpini che hanno calciato i palloni di tutto il mondo permetterà ai visitatori di notare le differenze tra le scarpe commercializzate e quelle usate dai campioni durante le partite. Il racconto dell’epopea del calcio femminile, che è in continua crescita, aprirà scenari inaspettati. La riproduzione della coppa della Champions League, la coppa più amata e ambita dai tifosi introdurrà una sezione specifica sulla dimensione globale del calcio: la Champions League per Club e il Campionato del Mondo per Nazionali. Solo fino a domenica 18 dicembre, per celebrare l’apertura del Museo, sarà eccezionalmente esposta al pubblico la coppa originale della Champions League, da tempo grande assente a Milano. All’interno dello spazio è presente anche una sezione dedicata ai portieri ed agli allenatori che hanno caratterizzato l’evoluzione del calcio moderno oltre ad una descrizione degli stadi più importanti del mondo.

“Siamo sempre grati ai privati che con proprie iniziative contribuiscono ad arricchire l’offerta della nostra città e quindi la sua attrattività – ha detto l’assessore al Turismo, Sport e Qualità della vita, Roberta Guaineri, inaugurando lo spazio -. Un museo del calcio nel cuore di Milano è un’idea originale che sicuramente sarà apprezzata dai turisti, ma anche dai tifosi che spesso raggiungono la nostra città per assistere alle partite. Siamo del parere che maggiori siano le possibilità di scelta per l’intrattenimento e la qualità di una visita alla nostra città, maggiori saranno le fasce di visitatori che riusciremo a convincere a venire. Ora, oltre al già meraviglioso San Siro con il suo museo, gli amanti del calcio avranno un motivo in più per fare tappa a Milano”.  guaineri

Con il Museo, esordisce anche il premio ‘Stringa dOro’ che sarà assegnato all’autore del più bel passaggio della stagione. I criteri di assegnazione del premio corrispondono a 5 caratteristiche che sono anche le parole chiave di narrazione del museo: visione, ovvero spedire la palla nel punto esatto al momento giusto; forza, che significa sapersi caricare la squadra sulle spalle; estro, inventare il calcio e scovare soluzioni; tecnica e cuore.

A decretare il giocatore meritevole del riconoscimento alla fine della stagione di campionato sarà una giuria nominata dall’Assessorato allo Sport del Comune di Milano e da Alessandro Rosso in rappresentanza di Alessandro Rosso Group – che ha la concessione degli spazi in Galleria e ha ideato il Museo -; il premio consiste in una stringa in oro massiccio filato utilizzabile nelle scarpe da calcio anche durante le partite ufficiali.stringa-doro

Il Museo sarà aperto tutti i giorni dalle 9:30 alle 22:30. Il biglietto di ingresso intero avrà un costo di 12 euro; sono previste riduzioni per studenti, gruppi, convenzioni, bambini fino a 6 anni, ragazzi e famiglie.

 

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Luca Levati
La prima volta della mia vita in cui “sono andato in onda” è stato il 7 luglio 1978…da allora in radio ho fatto veramente di tutto. Dai programmi di rock all’informazione, passando per regie e montaggi. Giornalista dal maggio 1986 sono arrivato a Radio Lombardia nel marzo del 1989 qualche giorno prima della nascita del primo mio figlio, insomma una botta di vita tutta in un colpo. Brianzolo di nascita e di fatto il maggior tempo della mia vita l’ho passato a Milano città in cui ho avuto la fortuna di sentire spirare il vento della cultura mitteleuropea. Adoro la carbonara, Finale Ligure e il Milan (l’ordine è rigorosamente alfabetico). I libri della vita sono stati e sono: “Avere o essere” di Fromm, “On the road” di Kerouac, “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, “Grammatica del vivere” di Cooper e l’opera omnia del collega e amico Piero Colaprico (vai Kola!). I film: “Blade Runner“, “Blues Brothers” e “Miracolo a Milano” quando buongiorno voleva dire veramente buongiorno. Ovviamente la musica è centrale nella mia formazione: Pink Floyd, Frank Zappa, Clash, Genesis e John Coltrane tra i miei preferiti. https://www.wikimilano.it/wiki/Luca_Levati

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