Venerdì 9 Giugno 2017 DAVIDE VAN DE SFROOS terrà allo Stadio San Siro di Milano – tempio del calcio e degli ultimi 30 anni di musica – un concerto che sin d’ora si preannuncia come un evento live unico ed imperdibile.
Dalle 14,30 di oggi sono aperte le prevendite dei biglietti su VivaTicket a questo link: http://bit.ly/2hsk1zU
“Dopo aver fatto un po’ di tutto, come il Genesio, qualcosa mancava e si è sentita l’esigenza di concretizzarlo questo sogno e di credere nell’urlo dei sostenitori di quest’avventura”, conferma Davide. “Per uno che non ha mai giocato a calcio neppure all’oratorio, entrare in campo a San Siro è come andare sulla luna”, aggiunge il cantautore nato a Monza, ma cresciuto nel “cuore” del lago di Como. Anche se invece del pallone “tirerà” le sue canzoni, non in porta, ma verso quel pubblico che nel tempo ha dimostrato di palleggiare molto bene e senza il quale – conferma Davide Van De Sfroos – “non sarebbe possibile nessuna partita”. “Quando ti vedremo a San Siro?”, quante volte si è sentita riecheggiare questa domanda. Beh, adesso la risposta c’è: venerdì 9 giugno 2017 alle ore 20.30.”
DAVIDE VAN DE SFROOS è uno dei più importanti cantautori italiani. Quasi tutte le sue canzoni e i suoi libri fanno capo al Lario e al suo spirito profondo e la maggior parte dei testi è pensata, scritta e cantata in dialetto tremezzino (o laghée): una lingua più che un vernacolo, resa ancora più realistica da storie e personaggi assolutamente poetici. In quindici anni di carriera musicale solista ha pubblicato sei album di inediti, ha ricevuto il Premio Maria Carta e ha vinto due volte il Premio Tenco. Si è classificato quarto alla 61ª edizione del Festival di Sanremo con “Yanez”, il cui successo ha fatto registrare il secondo sold out al Mediolanum Forum di Assago. Nel 2014 è uscito l’album in studio “Goga e Magoga”, che è arrivato al secondo posto della classifica FIMI/GfK dei dischi più venduti in Italia. La raccolta “Best of 1999-2011” è stata certificata disco d’oro. E’ del 2015 l’album “Synfuniia”, 14 brani riarrangiati in chiave sinfonica dal maestro Vito Lo Re.