Alle 16.37, l’ora in cui 47 anni fa scoppiò l’ordigno, davanti alla sede della Banca Nazionale dell’Agricoltura sono state deposte le corone in ricordo delle 17 vittime della strage di piazza Fontana. Il corteo, partito da piazza della Scala ha raggiunto la piazza poco prima delle 16.30. Un tributo ai morti, ai feriti e ai familiari, ma come ogni anno occasione per riflettere su una strage “per cui nessuno ha pagato”, spiegano i rappresentanti dei familiari delle vittime che ancora oggi chiedono “verità e giustizia”. “Di fronte a questa piazza mi sento fiero di essere sindaco – ha spiegato Beppe Sala -. Milano ha la capacità incredibile di andare avanti e così farà sempre, ma sarebbe diverso andare avanti sapendo che certe verità possano venire fuori e che certi episodi non accadano mai più”. Milano “non merita l’incapacità di non arrivare alla giustizia”. A intervenire, davanti alle circa 500 persone presenti, anche il segretario generale della Camera del Lavoro Metropolitana Massimo Bonini che ha spiegato che “continuare a tramandare la memoria vuol dire portare avanti la giustizia”, e il presidente del Comitato Permanente Antifascista contro il terrorismo per la difesa dell’ordine repubblicano Roberto Cenati che ha ricordato la “mobilitazione ferma” della città dopo i fatti del 12 dicembre e ha ricordato “la 18esima vittima, Giuseppe Pinelli”, l’anarchico accusato di essere coinvolto e precipitato dalla finestra della questura.