Cigni neri nella ex cava della Teem

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Nella cava per la realizzazione della Teem di Vizzolo Predabissi, nel milanese,  sono arrivati i cigni neri, in  un laghetto che ha coperto la superficie interessata dagli scavi. Tutto s’è trasformato in una riserva ambientale perchè lo specchio d’acqua ha incominciato a richiamare specie più o meno rare dell’avifauna. Uninatteso insediamento di volatili nell’area che la Tangenziale Esterna SpA ha sottoposto a rinaturalizzazione nel rispetto degli impegni assunti con gli Enti locali. I  “bird-watcher”  arrivano nei pressi della meta in auto percorrendo A58-TEEM (32 chilometri da Melegnano ad Agrate Brianza raccordati a sud con A1 Milano-Napoli, al centro con A35 BreBeMi e a nord con A4 Torino-Venezia) e uscendo al casello di Vizzolo Predabissi. Gli appassionati ritengono, infatti, che la sorprendente concentrazione di tanti uccelli nella porzione più riparata del bacino sia spiegabile con il combinato disposto generato dalla sostanziale pulizia dell’acqua e dalle nuove piantumazioni effettuate dagli agronomi del Consorzio Costruttori TEEM nell’ambito della trasposizione dalla carta millimetrata alla realtà del Progetto Speciale Ambientale Lambro-Melegnano.

L’abbinamento di questi elementi avrebbe plasmato, secondo l’ipotesi avanzata dai bird-watcher, un habitat tanto ideale da attrarre, in pochi mesi, sulle sponde non solo un centinaio di uccelli acquatici comuni come germani reali, gallinelle e folaghe ma pure sei-otto rari cigni neri.

L’avvistamento, peraltro documentato da foto e filmati, dei maestosi volatili dalla livrea corvina originari dell’Emisfero Australe e piuttosto difficili da censire allo stato selvatico in Lombardia, non è, però, l’unico che rientra nel novero delle specie protette.

Tra giugno e settembre, gli appassionati avevano notato anche cavalieri d’Italia, resi inconfondibili dell’abito bianco e nero abbinato alle lunghissime zampe rosse, e gruccioni, riconoscibili grazie al piumaggio variopinto (marrone, azzurro, giallo, verde e arancione) e al becco scuro.

 

Là dove c’erano solo draghe, ruspe e tecnici dotati degli attrezzi usati per l’estrazione di ghiaia ora ci sono volatili e bird-watcher armati di binocoli. Ci troviamo davanti, quindi, a un’insperata «rotazione» che pare avvalorare il  successo della riqualificazione ambientale cui è stata sottoposta l’ex cava di prestito in virtù di interventi specifici finanziati con i capitali privati garantiti da Tangenziale Esterna SpA.

 

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