Continua il lento deflusso dell’ondata di piena del Po e del Ticino. Per il Po, in particolate, l’allarme rosso per la massima criticità idraulica è stato spostato sul Piacentino. Il picco ha
raggiunto ieri la sezione di Isola S. Antonio e ieri sera era attorno alla sezione di Ponte Becca, dove i valori massimi sono stati raggiunti ieri pomeriggio. Il colmo di piena raggiungera’ Cremona nella giornata di oggi. A Pavia via Milazzo è andata sott’acqua: il Ticino è arrivato fino a 3,50 m sopra lo zero al ponte coperto. A Bereguardo un tronco è finito contro il ponte in chiatte e ne è stata decisa la chiusura. Sulla cerniera tra Lomellina e Oltrepo, il ponte di Gerola resterà chiuso almeno fino a martedì. Poi si vedrà se riaprirlo quando la piena del Po sarà calata e sarà possibile esaminare le condizioni del pilone numero sette sotto il quale la corrente del fiume sta scavando. Il Po, che ha raggiunto l’apice della piena nel pomeriggio di ieri, ha invaso tutta la zona golenale e minaccia un ponte vecchio di 109 anni. L’acqua continua a scavare intorno al pilone che ha sempre meno appoggio a terra. Non si teme un crollo immediato ed improvviso, ma per precauzione è meglio non passarci sopra. «Non possiamo prevedere quando riapriremo il ponte di Gerola – spiega il presidente dell’Area Vasta Vittorio Poma – Dobbiamo verificare le condizioni della pila 7 una volta passata la piena». Perché il Po torni ai suoi livelli normali sarà necessario attendere insomma ancora alcuni giorni.