Nel 2017 saranno a disposizione della Rete dei Centri antiviolenza milanesi 1,6 milioni di euro, un milione dal Comune di Milano e 610 mila euro dal Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri che, proprio questa mattina, ha comunicato il finanziamento di tre nuovi progetti realizzati da componenti della Rete (CeaS, Casa Accoglienza Donne Maltrattate di Milano, SVSDAD). Dal 2011 al 2016, durante il precedente mandato, le risorse erano più che raddoppiate passando da 389 mila euro del 2011 a 822 mila euro nel 2016. Ad annunciarlo oggi l’assessore alle Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino, durante la conferenza stampa di presentazione del progetto “Il Labirinto” realizzato dal SVS DAD Onlus, Fondazione Caritas Ambrosiana e Soccorso Violenza Sessuale e Domestica in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Venerdì 25 e sabato 26 novembre, all’Ottagono della Galleria Vittorio Emanuele II, sarà posizionata una installazione, nata da una idea dell’Istituto Europeo di Design, con un messaggio rivolto innanzitutto ai giovani: “Il labirinto della violenza” è un percorso esperienziale in cui il pubblico potrà sperimentare, entrandovi, il circolo vizioso in cui da un rapporto accettabile si passa all’abuso. Grazie ai servizi e alle iniziative della Rete dei centri antiviolenza sono state raggiunte circa 5.000 donne, mentre con le attività di sensibilizzazione, formazione e informazione, anche nelle scuole, i contatti sono stati oltre 30.000. Riguardo invece alle donne seguite direttamente dai centri antiviolenza e dalle Case rifugio, quelle in carico (dato gennaio – luglio 2016) sono 975 (con 816 nuovi ingressi nel 2016), di cui 613 (pari al 62%) sono italiane e 362 (pari al 38%) sono di origine straniera. Si stima che alla fine del 2016 saranno circa 1.700, con un incremento sul 2015 di circa il 15%. La metà delle 975 ha tra i 30 e i 49 anni, il 22% tra i 18 e i 29 anni, il 17% tra i 50 e i 69 anni. Ma si registrano casi tra minorenni (35 casi) e tra ultrasettantenni (22 casi). In 3 casi su 4 (74%) a commettere violenza sono il marito-convivente-partner, attuale o ex; nell’11% dei casi a compiere il maltrattamento sono altri familiari. La violenza denunciata dalle donne è fisica, sessuale, psicologica, economica o perpetrata sotto forma di stalking.