“Per dare risposte concrete ai nuovi bisogni emersi, Regione Lombardia ha approvato una legge che ha innescato un cambiamento assolutamente coraggioso e innovativo che ci permetterà di raggiungere due obiettivi ambiziosi: migliorare la qualità della vita dei cittadini e ottenere una maggiore appropriatezza della spesa. Molto è ancora da fare, ma tantissimo è già stato fatto e per questo ringrazio tutti i dirigenti dell’Assessorato al welfare e i direttori generali del sistema sociosanitario lombardo che hanno lavorato con entusiasmo e determinazione per dare concretezza a una riforma complicata che troverà la sua applicazione sistemica a metà del 2017”. Lo ha detto l’assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera durante il suo intervento al convegno intitolato “La riforma sanitaria lombarda 1 anno dopo” organizzato dall’Universita Statale di Milano in collaborazione con Regione Lombardia, presso l’Aula Magna dell’Ateneo. “La nuova legge di evoluzione del sistema sociosanitario lombardo – ha spiegato l’assessore- è stata pensata per per andare incontro alle nuove esigenze di cura dei malati cronici, per garantire una presa in carico globale e continuità assistenziale ai pazienti. Per questo abbiamo realizzato i Presidi Ospedalieri Territoriali (Pot) e Presidii socio sanitari territoriali (Presst), strutture a bassa intensità di cura e ambulatoriali che permetteranno ai cittadini di accedere alle cure in maniera più semplice, immediata e appropriata”. “A breve – ha spiegato ancora Gallera– sarà pronta la delibera per la presa in carico che definirà le categorie di cronicità e specificherà il percorso che la persona dovrà seguire, nel frattempo abbiamo già avviato in tutto il territorio lombardo progetti di presa in carico assolutamente innovativi in vari settori. “Per la presa in carico di pazienti nell’area della salute mentale, delle demenze e dell’autismo – ha evidenziato- abbiamo individuato, attraverso Presst dedicati, idonea protezione assistenziale per soggetti con fragilità psichiatrica per i quali il mantenimento in strutture residenziali psichiatriche o al domicilio non risulta più appropriato. Importante inoltre la Diagnosi precoce di demenza e di disturbi cognitivi da parte dei MMG”. “Stiamo realizzando – ha concluso l’assessore al Welfare Gallera– sperimentazioni anche nell’ambito delle dipendenze, nella presa in carico della donna gravida e del suo bambino con la creazione di un percorso di gravidanza con attiva integrazione tra territorio ed ospedale e con modalità di collaborazione multiprofessionale, che pone la donna e il nascituro al centro dell’assistenza. Altre sperimentazioni sono state avviate nella cura di patologie respiratorie, di patologie diabetiche con l’attivazione di una rete diabetologica e nella cura di pazienti fragili e post acuti”.