Si è aperta ieri sera, on la consegna alla scrittrice turca Elif Shafak del Sigillo della città di Milano, la quinta edizione di Bookcity, la rassegna dedicata ai libri e alla lettura che animerà la città fino a domenica. A consegnare il riconoscimento alla scrittrice, che a Bookcity presenta il suo ultimo romanzo ‘Tre figlie di Eva’ edito da Rizzoli, è stato il sindaco di Milano Giuseppe Sala. “Elif Shafak è turca ma è una cosmopolita che vive adesso a Londra ed ha vissuto nel mondo – ha sottolineato il sindaco -. Conosce l’oriente e l’occidente due mondi che, come dice lei, si devono mescolare. Noi a Milano capiamo bene la necessità dell’integrazione, non solo attraverso la cultura”. La città di Milano “non può che sentire vicino al suo spirito chi si batte per i valori essenziali come la libertà d’espressione e i diritti delle donne”, ha concluso il sindaco riferendosi alle battaglie portate avanti dalla scrittrice anche in dissenso al governo turco di Erdogan. “Da stasera sono anche milanese”, ha commentato Elif Shafak. La scrittrice ha parlato, intervistata dalla giornalista di Rula Jebreal, della condizione delle donne in Turchia. “È un Paese ancora molto sessista e omofobo, siamo tornati indietro sui diritti delle donne – ha spiegato -. Sono in aumento le violenze domestiche e si parla non di femminicidio ma di omicidio d’onore”. “Noi turchi ci troviamo di fronte a politici che ci devono dire come vivere la nostra vita e quanti figli fare – ha continuato -. C’è sempre qualche politico che indirizza la vita delle donne turche, dicendo persino come si devono vestire, ma non ne hanno il diritto”. Secondo la scrittrice “dovrebbe nascere nel Paese un Movimento delle donne che provengono da diversi ambiti sociali, da esperienze diverse, ma non ci siamo ancora arrivate”.
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