Michele Egli alla fine crolla e confessa il delitto di Nadia Arcudi, la maestra di Stabio (Canton Ticino) il cui corpo era stato trovato a Rodero, in territorio italiano. L’uomo, cognato della vittima, era stato arrestato dalla polizia svizzera al termine di una breve indagine in collaborazione con i carabinieri di Como, che avevano seguito i movimenti di Egli in Italia: era andato in Sicilia e poi aveva tentato di rientrare in Svizzera.
Nell’ultimo interrogatorio davanti al Procuratore pubblico ticinese Michele Egli ha confessato tutto. Ha ammesso di aver assassinato la donna, di averla aggredita nella sua camera, di averla colpita e poi soffocata. L’inchiesta però non ha ancora chiarito il movente dell’omicidio, che si può supporre sia di tipo passionale. Su questo punto gli investigatori svizzeri non hanno ancora diffuso nessun particolare.