E’ stato firmato in Regione Lombardia il “protocollo di collaborazione per l’attuazione di misure temporanee per il miglioramento della qualità dell’aria e il contrasto all’inquinamento locale”. Il documento, sottoscritto da Regione, Anci Lombardia, Città metropolitana e Comuni capoluoghi, è aperto all’adesione di tutti i Comuni della Regione e indica una serie di interventi da adottare al superamento dei limiti di Pm10. Due i livelli di intervento, con una prima serie di misure da attuare dopo il superamento per 7 gioni consecutivi del valore di 50 microgrammi al metrocubo di Pm10 e altre invece previste dopo il superamento per 7 giorni del superamento di 70 microgrammi di Pm10. “L’obiettivo ha sottolineato l’assessore Terzi – è dare ai sindaci strumenti sempre più omogenei”. “Questo Protocollo e’ una prima sperimentazione, fino ad aprile 2017, se funzionera’, lo rifaremo, eventualmente integrandolo con cio’ che sara’ necessario”. Lo ha detto il presidente Roberto Maroni. “Noi, come Regione, non ci sottraiamo alla responsabilita’ – ha proseguito -, ma crediamo che sia giusto trovare delle misure concordate, condivise con i Comuni, perche’ hanno un impatto importante sui cittadini, sugli stili di vita, sulla mobilita’. Non ritengo che la Regione debba imporre una qualsiasi misura, ma che sia giusto condividerla, come e’ avvenuto per il Protocollo”. Queste le misure.
Misure di primo livello
– Estensione limitazioni veicoli fino a Euro 2 diesel a sabato, domenica e festivi; stop a euro 3 diesel (auto da 9 a 17 e commerciali da 7.30 a 9.30)
– Divieto utilizzo (in maniera uniforme e coordinata) di generatori calore domestico alimentati a pellet non 3 o 4 stelle
– Divieto assoluto combustioni all’aperto
– Limite 19 gradi con tolleranza due gradi nei negozi
– Divieto per le attività agricole di spargere liquami zootecnici
– Tariffe agevolate da predisporre per TPL
– Rispetto llimite circolazione veicolare
Misure di secondo livello
– estensione delle limitazioni per le autovetture private Euro 3 diesel tra 7.30-19.30 e per i commerciali 7.30-9.30 e 18.00-19,30
– divieto utilizzo generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa che non sono in grado di rispettare i valori previsti almeno per la classe 4 stelle.
“Sarebbero meglio misure obbligatorie” dice il Pd “Regione Lombardia doveva agire in modo più diretto e stringente – afferma il capogruppo Enrico Brambillac – non lasciare alla decisione dei singoli Comuni l’adesione o meno al protocollo, perché in questo modo le misure rischiano di non essere così incisive”