Corsico, minacce in Consiglio comunale per la sagra vicina alle cosche

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Il caso della sagra dello Stocco di Mammola di Corsico è arrivato sul tavolo del Prefetto di Milano e mercoledi prossimo sarà al centro di un vertice con le forze dell’ordine. Il caso nasce dal fatto che la sagra sia stata organizzata dai fratelli Musitano, al centro di inchieste sulla ‘ndrangheta, e che il Comune di Corsico abbia sposato l’iniziativa con tanto di manifesti per la città con lo stemma del municipio. Quando il Corriere della Sera ha chiesto conto della cosa al sindaco Filippo Errante (centrodestra) e agli assessori Giacomo di Capua e Maurizio Mannino è esplosa la bufera. Il Comune, imbarazzato, ha sospeso l’iniziativa ma al primo Consiglio Comunale decine di persone si sono presentate in aula minacciando e insultando i consiglieri della minoranza di centrosinistra. Un clima di intimidazione in una città culla delle cosche in Lombardia che non poteva passare inosservato. Dalla Regione al Comune di Milano diverse sono le voci che si sono alzate per chiedere chiarezza. Come riferisce sempre il Corriere di oggi, la senatrice Lucrezia Ricchiuti, della Commissione Antimafia, chiede un’inchiesta della Dda. Sula locandina della sagra, la prima organizzata fuori dalla Calabria, compare il nome di Vincenzo Musitano, genero del boss Giuseppe Perre, capostipite dei ‘Maistru’ di Platì.

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