“Ho registrato la massima volonta’ a collaborare tra tutte le istituzioni coinvolte”. E’ il commento di Viviana Beccalossi, assessore regionale al Territorio, Urbanistica, Difesa del suolo e Citta’ metropolitana, che oggi ha presieduto presso gli uffici di Regione Lombardia a Como i primi due incontri convocati dall’unita’ di crisi istituita dal presidente Roberto Maroni per affrontare la situazione delle paratie. “Non c’e’ bisogno di ‘salvatori della Patria’ – ha affermato l’assessore Beccalossi -, ma e’ necessario che tutti lavorino nella stessa direzione: sulla vicenda paratie, alla quale il presidente Maroni ha voluto dedicare altissima attenzione tanto da istituire una ‘Unita’ di crisi’, sappiamo che la situazione e’ complicata, il cantiere fermo da quattro anni, ci sono contestazioni verso l’azienda costruttrice, si sono ingarbugliate le vicende giudiziarie. Oggi nessuno ha polemizzato e tutti hanno condiviso l’obiettivo che l’unica soluzione percorribile e’ lavorare insieme”. Insieme all’assessore Beccalossi erano presenti anche gli altri componenti dell’Unita’ di crisi: il coordinatore tecnico Paolo Baccolo, il direttore generale della Direzione Generale Territorio e Urbanistica Roberto Laffi, il vice direttore della DG Territorio e Urbanistica Dario Fossati, l’architetto Paola Ghiringhelli che seguira’ il tavolo di ascolto permanente con la citta’ di Como, il nuovo Rup (Responsabile Unico Procedimento) e il nuovo direttore lavori nominati da Infrastrutture Lombarde, ingegner Guido Bonomelli e ingegner Alessandro Caloisi. Hanno assistito ai lavori anche il sottosegretario alla Presidenza della Regione Lombardia con delega all’Attuazione del programma, Rapporti istituzionali e nazionali, Alessandro Fermi e i consiglieri regionali Franco Dotti e Luca Gaffuri oltre al sindaco di Como Mario Lucini. L’assessore Beccalossi, rispondendo alle domande dei giornalisti intervenuti alla conferenza stampa convocata al termine dei lavori ha spiegato che per meglio rendersi conto della situazione sul lungolago ha effettuato un sopralluogo per constatare la percorribilita’ di alcuni tra i suggerimenti proposti dai partecipanti alle riunioni.
“Ci sono anche piccole cose che si possono fare subito – ha spiegato – a partire dalla sistemazione del marciapiede di fronte alla rete che ripara il cantiere con la ricollocazione dei cubetti di porfido nelle sedi, al riempimento delle fioriere con la collaborazione dei florovivaisti comaschi e occuparsi dell’ex biglietteria che doveva essere abbattuta”. L’obiettivo e’ rendere piu’ accettabile anche dal punto di vista estetico l’area del cantiere. Altri interventi immediati potrebbero riguardare “Il quadrato di fronte alla piazza – ha proseguito Beccalossi – che era di Sacaim e che ora assomiglia ad un’area dismessa di cui nessuno si prende carico”. “Sarebbe bello – ha aggiunto l’assessore regionale – realizzare un giardino in verticale per coprire le aree del cantiere approfittando della vocazione floro-vivaistica di Como. Per quanto concerne l’area di deposito del materiale di Sacaim in fondo al parco, siamo d’accordo sul fatto che potrebbe essere sgomberata se un privato, e pare che ci sia gia’, mette a disposizione una sua area per ospitare queste attrezzature: libereremmo spazi per i cittadini, i visitatori e per i bambini che potranno riappropriarsi di uno spazio in cui divertirsi”. “E’ evidente – ha chiosato l’assessore regionale – che non siamo venuti a Como per parlare di fioriere: la prossima settimana avremo un incontro con Anac e affronteremo le situazioni piu’ complicate: leggeremo le carte con l’obiettivo di buttare il meno possibile. Riteniamo si debba fare presto e bene”. “Vogliamo collaborare con tutti. A me non interessano le polemiche – ha concluso l’assessore Beccalossi – vengo qui per lavorare. Mi interessa dare una risposta seria e concreta ai cittadini comaschi. Forse per questo ho registrato la grande e straordinaria disponibilita’ da parte di tutti di venirne fuori”.(Lnews)