Celentano, caro Dario, tu hai sempre creduto ma non lo sapevi

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Adriano Celentano scrive una lettera all’amico Dario Fo, scomparso ieri all’età di 90 anni. “Tu sarai anche stato un Nobel e qui sulla terra hai fatto cose grandiose. Hai rivoluzionato la cultura del modo di essere e restituito la dignità agli oppressi. Cose grandi certo, eri sulla terra, più di quello che hai fatto non potevi fare. Ma di cielo? Di cielo no, di cielo non hai mai capito niente”. Così  Celentano dà l’addio a Dario Fo in una lettera  sul Corriere della Sera. “Ti divertivi a classificarti fra quelli che non credono – gli rimprovera Celentano -. Ma come si può essere così GRANDI, come lo sei stato tu, e al tempo stesso così ignorante???”. “Magari – aggiunge – lo facevi apposta per far contenta la tua amata ‘sinistra’, oggi a dire il vero un po’ ammaccata, per andare invece contro la chiesa che di scandali, e sono d’accordo con te, ne ha accumulati non pochi. Ci sono dei filmati che ti ritraggono durante la premiazione, avevi lo smoking, ma la cosa più smagliante era la tua espressione”. “Ecco perché da lassù – scrive -, il PADRE, ogni volta che tu ti proclamavi ateo si sganasciava dal ridere a tal punto che provocava spaventosi temporali su tutta la terra. Tu hai sempre creduto caro Dario, solo che non lo sapevi”. “Sarebbe curioso, direi quasi spettacolare, se di fronte alla prova schiacciante della tua ritrovata ed eterna giovinezza tu avessi la forza di dire al Padre che sei ateo. Tu saresti capace…”

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