Supermercati Esselunga chiusi e listati a lutto per i funerali di Bernardo Caprotti, il fondatore della catena. La cerimonia a Milano in forma strettamente privata. Dunque questa mattina le saracinesche di tutti i 152 punti vendita resteranno abbassate. Poi, in settimana, si aprirà la partita della successione dell’impero con un fatturato da 7,3 miliardi di euro e 21.930 dipendenti. L’apertura del testamento dovrebbe avvenire giovedì. Il 50% dei beni di Caprotti, per effetto della “legittima”, saranno divisi tra i tre figli. Per il resto si vedrà come il patron di Esselunga ha deciso di dividere i suoi beni. Non ci dovrebbero essere sorprese per quanto riguarda la continuità aziendale visto che da diversi anni i supermercati sono nelle mani dell’amministratore delegato Carlo Salza e del presidente Vincenzo Mariconda. Ancora in sospeso invece la vendita del gruppo, per la quale Caprotti in persona aveva dato l’incarico della ricerca di un compratore alla banca americana Citigroup.