Frontalieri, la reazione di Maroni

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“Questa mattina ho parlato con il presidente della Repubblica del Cantone Ticino Paolo Beltraminelli circa l’esito del referendum: ci incontreremo la prossima settima, per capire che cosa succede e, soprattutto, da parte nostra, per definire, anche con l’assessore Brianza, le iniziative necessarie a difendere i diritti dei lavoratori lombardi, che ogni giorno vanno a lavorare in Cantone Ticino”. Lo ha annunciato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, questa mattina, durante la conferenza stampa, tenuta con l’assessore al Reddito di autonomia, Inclusione sociale e Post Expo Francesca Brianza, dopo la seduta di Giunta regionale. “Parliamo di lavoratori – ha precisato Maroni – non di immigrati clandestini”. “Da parte sua c’e’ stata la massima disponibilita’ – ha spiegato il presidente -, a collaborare per rafforzare i rapporti di buon vicinato tra Lombardia e Ticino. E’ interesse di entrambe le regioni”.
“Da qui ad allora non cambiera’ nulla – ha assicurato Maroni -. Non c’e’ alcun impatto immediato del referendum, cosi’ come non ci fu dopo il referendum del 6 febbraio 2014, che coinvolse tutta la Confederazione”. “In ogni caso – ha aggiunto -, per evitare che succeda qualche cosa di imprevisto, ci incontreremo e definiremo le iniziative piu’ opportune, per garantire la libera circolazione dei lavoratori e i diritti dei lavoratori frontalieri lombardi”. “Domani a Renzi, a Milano, – ha concluso Maroni – consegnero’ la Proposta di legge che il Consiglio regionale ha approvato il 28 febbraio 2014, per l’istituzione di una Zes-Zona a Economia speciale nelle aree territoriali della Lombardia confinanti con la Svizzera. Venne approvata come risposta al referendum del 2014, per consentire in quelle zone, a 20 chilometri dal confine fiscali e tributarie per gli imprenditori, per contenere il flusso dei lavoratori verso la Svizzera. E’ ancora di attualita’: l’avevamo mandata in Parlamento, ma giace nei cassetti di qualche Commissione, e domani chiedero’ a Renzi di inserirla nella prossima Legge di stabilita’”. (Lnews)

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