Anche in Lombardia domani sciopero di un’ora per la sicurezza sul lavoro, proclamato da Fim, Fiom e Uilm. Dall’inizio dell’anno, a livello nazionale 500 persone sono morte mentre lavoravano. Un dato inaccettabile, secondo i sindacati, che sollecitano le imprese a un maggiore rispetto per le procedure e le regole di sicurezza e denunciano l’inadeguatezza dei sistemi di prevenzione tali da assicurare effettive garanzie per i lavoratori. “Spesso questi incidenti sono la conseguenza di un clima e di comportamenti che valutano la vita e le condizioni in cui si svolge il lavoro come variabili dipendenti dagli interessi dell’impresa e del profitto – afferma Enrico Civillini, segretario generale Fim Cisl Lombardia – . Se aggiungiamo i subappalti e la precarietà ecco che i rischi aumentano tenuto conto delle pressioni che queste condizioni contrattuali impongono sui lavoratori”. “Domani nell’ora di sciopero saremo impegnati a tenere alta l’attenzione sui temi della salute e della sicurezza con assemblee e riunioni specifiche – aggiunge – . Il diritto alla vita di un lavoratore è un bene assoluto che nessuno può cancellare”.