Nelle perqusizioni successive all’arresto del marocchino Abderrahim Moutaharrik, fermato a Lecco, è stato trovato un pugnale da combattimento del tutto simile a quello utilizzato da un miliziano dell’Isis per decapitare un prigioniero del califfato. Scena che si vede nello smartphone del marocchino, campione internazionale di kickboxing. Proprio per Moutaharrik e per gli altri tre presunti terroristi arrestati oggi la Procura di Milano ha chiesto il processo con rito immediato.