Arrivano THE WHO in concerto a Bologna e Milano: pochi biglietti disponibili…

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Ci siamo! Gli WHO portano anche in Italia il loro nuovo tour del “cinquantesimo” HITS 50!, in cui ripercorrono nel loro habitat naturale, il palco, tutte le tappe fondamentali della loro monumentale carriera, già raccolte nella collezione definitiva su doppio cd che porta lo stesso titolo.

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THE WHO – HITS 50! – 2016

17 SETTEMBRE @ Unipol Arena – Casalecchio di Reno (BOLOGNA)

19 SETTEMBRE @ Mediolanum Forum – Assago (MILANO)

Siamo vicini al Sold Out ma sono ancora disponibili una manciata di biglietti per entrambi gli appuntamenti.

Prevendite qui oppure in cassa la sera degli show.

Le 2 date italiane fanno parte della tranche europea del nuovo tour, che fa tappa anche in Francia, Spagna, Austria, Germania e Regno Unito. Gli Who hanno venduto oltre 100 milioni di album dal loro debutto nel 1964. Questo tour vuole celebrare la leggenda vivente di una band che ha scritto pagine indelebili della storia del Rock, quello maiuscolo!

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Dopo un breve periodo da portabandiera del movimento Mod inglese, gli Who raggiungono il successo nel 1965, con l’uscita dell’album “My Generation”, il cui omonimo brano si dimostra essere il primo inno generazionale, nonché uno dei pezzi ancor oggi più conosciuti e rappresentativi della band, oltre ad essere inserito nel 2004 dalla rivista Rolling Stone al 11° posto tra le 500 migliori canzoni di sempre. Gli Who nel corso della loro carriera hanno piazzato 27 singoli nei primi 40 posti delle classifiche di vendita britanniche e statunitensi, oltre a raggiungere la Top 10 con 17 album (ottenendo nel contempo 18 dischi d’oro, 12 di platino e 5 multi-platino solamente negli USA).

Gli Who agli esordi raggiungono il grande pubblico grazie anche alle trasmissioni di alcune radio pirata di oltremanica come Radio Caroline, con singoli che sono da subito dei successi come “I Can’t Explain” e “Substitute”. In “A Quick One”, pubblicato nel 1966, è possibile notare il progredire della ricerca musicale del chitarrista Pete Townshend (anche con l’uso bizzarro di sintetizzatori) verso la realizzazione di un’opera rock a carattere teatrale, che si concretizzerà poi in “Tommy” (1969) e nella più matura “Quadrophenia” (1973), nel cui film associato si fece notare un giovanissimo Sting.

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Del 1979 è anche il documentario sulla storia del gruppo “The Kids Are Alright”. Tra i protagonisti della Swinging London, furono molto influenzati dalla musica dei loro contemporanei Beatles e Rolling Stones, di cui continuarono il fenomeno della British Invasion. Ebbero una notevole influenza su altre band a loro volta, lasciando un’onda lunga che va dai Led Zeppelin ai Sex Pistols, dagli U2 agli Oasis arrivando fino ai Pearl Jam.

È particolarmente discusso l’inserimento degli Who all’interno del genere proto-punk, ovvero a quella derivazione del garage rock che a metà anni 70 porterà Ramones, Sex Pistols, The Clash ed altre band a creare il punk rock delle origini. La loro distanza stilistica da quelle band è evidente, tuttavia le innovazioni stilistiche apportate dagli Who al rock, soprattutto nell’uso della batteria, fanno propendere alcune fonti a ritenere che la band possa essere considerata seminale a 360°.

Dopo la scomparsa di Keith Moon nel 1978, e di John Entwistle nel 2002, Townshend e il frontman Roger Daltrey hanno continuato a proporre dal vivo i loro brani più classici, accompagnati da Pino Palladino al basso e Zak Starkey (figlio di un certo Richard, meglio conosciuto come Ringo Starr) alla batteria. Nel 2006 gli Who hanno pubblicato il loro primo disco registrato in studio dai tempi di “It’s Hard” del 1982, intitolato “Endless Wire”.the-whothe-who
The Who appaiono alla posizione 29 della lista dei 100 migliori artisti secondo la Bibblia di Rolling Stone. Tutti i membri della band fanno inoltre parte individualmente di una delle classifiche di Rolling Stone, di cui 3 nella Top 10 del proprio strumento: Pete Townshend alla posizione 10 della lista dei 100 migliori chitarristi, Keith Moon alla posizione 2 tra i migliori batteristi di tutti i tempi scelti dai lettori della rivista e John Entwistle è al 1° posto nella classifica dei migliori bassisti di tutti i tempi scelti dai lettori. Il cantante Roger Daltrey si deve invece “accontentare” della posizione 61 nella lista dei 100 migliori cantanti.

Per il 2017 gli Who hanno appena annunciato un tour inglese di 5 date ad Aprile in cui riproporranno per l’intero dal vivo l’opera “Tommy”.

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Un altro appuntamento con la storia da non perdere…

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