La difesa di Mario Mantovani, ex vicepresidente e assessore alla Sanità di Regione Lombardia (Fi), a processo per corruzione, concussione e turbativa d’asta, chiede l’annullamento di tutti gli atti dell’inchiesta. All’avvio della discussione delle questioni preliminari, l’avvocato di Mantovani, Roberto Lassini, ha sollevato diverse questioni tra le quali la “tardività dell’iscrizione della notizia di reato” e al fatto che le indagini si siano “protratte oltre i tempi previsti” dal codice. “Dal 2011 – ha spiegato l’avvocato – si sta indagando su Mantovani ma mai, fino al novembre del 2015, il pm ha chiesto una proroga delle indagini, come prevede la legge, senza dunque dare alcuna comunicazione all’indagato che aveva il diritto di difendersi”.