Bergamo, vendemmia così così

0
842

Luci e ombre stanno caratterizzando la vendemmia 2016  in provincia di Bergamo.  Si è iniziato a staccare i primi grappoli da alcune settimane ma già si prevede un calo produttivo medio piuttosto consistente con punte anche del 40% sia sulla produzione dell’uva sia su quella del vino. Una contrazione dovuta agli effetti del maltempo che ha sferzato il territorio provinciale a più riprese. A soffrire in modo particolare sono i vigneti del Moscato di Scanzo, il pregiato passito DOGC, colpiti ripetutamente da grandinate e forti raffiche di vento. “Purtroppo – spiega Coldiretti Bergamo – quest’anno gli eventi climatici estremi si sono fatti sentire in modo pesante  in diverse aree della provincia, come le grandinate di giugno e luglio, i violenti acquazzoni e il clima eccezionalmente caldo umido che ha favorito lo sviluppo della peronospora, soprattutto nelle vigne situate nei fondovalle”. Le prime ad essere vendemmiate  sono state le uve dei vitigni Pinot e Chardonnay atte alla produzione di Valcalepio bianco; seguiranno quelle del Manzoni bianco e, dopo il 20 settembre, quelle rosse  del Merlot, Cabernet, Franconia e quindi quelle del Moscato giallo. “La produzione – continua Coldiretti Bergamo – si prospetta di buona qualità, anche se  molto dipenderà dall’andamento climatico del mese di settembre. Fortunatamente le buone escursioni termiche fra notte e giorno dell’ultimo periodo  fanno ben sperare”. La viticoltura è un settore importante e concorre in modo determinante alla formazione dell’economia agricola provinciale, quindi si attende con il fiato sospeso il bilancio finale. I tecnici di Coldiretti Bergamo  stimano che le perdite per ettaro,  a causa delle  minori produzioni ed i costi più elevati per i numerosi interventi fitosanitari nei vigneti, si dovrebbero aggirare all’incirca tra i 5000 e agli 8000 euro. Si spera in una ripresa dei prezzi e in un posizionamento ottimale sui mercati, anche esteri. La provincia di Bergamo è la quinta area vitata della Lombardia con una superficie coltivata a vite di circa 700 ettari e vanta 4 denominazioni d’origine: una DOCG (la più piccola a livello nazionale) Moscato di Scanzo; 2 DOC, Valcalepio e  Terre del Colleoni; una IGT, Bergamasca. La vendemmia 2016 ha un significato particolare poiché quarant’anni fa veniva attribuita la prima denominazione origine controllata (Doc) al vino bergamasco. E’ stato il Valcalepio Bianco e Rosso a conquistare il riconoscimento, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 308 del 18  novembre 1976.

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.